Un virus che non è più emergenza, ma resta sfida
Dopo oltre quattro anni dalla fase acuta della pandemia, il SARS-CoV-2 ha assunto un andamento endemico, con circolazione continua e picchi stagionali simili all’influenza. In Italia, i dati della sorveglianza mostrano un aumento dei casi respiratori nel passaggio tra fine estate e inizio autunno, con impatto soprattutto sugli over 65 e sui pazienti con comorbidità.
Il virus non è più emergenza sanitaria globale, ma continua a causare ricoveri e complicanze gravi nelle categorie fragili. È in questo contesto che si colloca la nuova strategia vaccinale 2025: un approccio stagionale, mirato e comunicato con chiarezza.
I vaccini aggiornati: focus sulle varianti
Nel 2025 i vaccini disponibili contro COVID-19 si sono evoluti in due direzioni:
- Aggiornamenti annuali mirati alle varianti predominanti, in analogia al modello del vaccino antinfluenzale.
- Formulazioni combinate in sviluppo (COVID-19 + influenza, e in prospettiva anche con RSV), per semplificare la somministrazione e aumentare l’adesione.
L’EMA e l’AIFA hanno autorizzato per la campagna autunnale vaccini a mRNA adattati ai ceppi circolanti nella primavera 2025, con evidenze di efficacia nel prevenire forme gravi e ospedalizzazioni.
Chi deve vaccinarsi?
Le raccomandazioni del Ministero della Salute e del Calendario per la Vita 2025 individuano le priorità:
- Over 60;
- Pazienti fragili con patologie croniche (cardiopatie, diabete, immunodepressione, BPCO);
- Operatori sanitari;
- Donne in gravidanza, per la protezione materna e neonatale;
- Conviventi di persone fragili.
La vaccinazione non è più universale, ma selettiva e ragionata: proteggere chi rischia di più.
📊 Tabella – Campagna vaccinale autunno 2025: categorie prioritarie
Categoria | Motivazione principale |
Over 60 | Maggior rischio di ospedalizzazione e mortalità |
Pazienti fragili | Complicanze gravi anche in età non avanzata |
Operatori sanitari | Protezione individuale e continuità dei servizi |
Gravidanza | Protezione di madre e neonato |
Conviventi di fragili | Riduzione del rischio di trasmissione in famiglia |
Co-somministrazione e semplificazione
Per semplificare le campagne autunnali, è fortemente raccomandata la co-somministrazione dei vaccini COVID-19 e influenza nella stessa seduta.
Questo approccio riduce gli accessi, migliora l’adesione e permette di destagionalizzare le vaccinazioni respiratorie, costruendo un “pacchetto di prevenzione” da proporre in farmacia, negli studi di medicina generale e nei centri vaccinali.
Il nodo della comunicazione
La sfida principale non è più scientifica, ma comunicativa.
Molti cittadini vivono una forma di stanchezza vaccinale, con la percezione che “il COVID non faccia più paura”. Per questo le strategie di comunicazione devono:
- Evitare allarmismi, puntando invece sulla concretezza: prevenire ricoveri, evitare assenze lavorative, proteggere i fragili.
- Sfruttare la fiducia nei professionisti di prossimità (MMG, pediatri, farmacisti).
- Comunicare i dati di sicurezza: i rapporti di farmacovigilanza mostrano un profilo positivo, con eventi avversi gravi estremamente rari rispetto ai benefici.
Una testimonianza che fa riflettere
Anche un artista come Stash, frontman dei The Kolors, ha condiviso di essere risultato positivo al COVID e ha colto l’occasione per ricordare quanto il virus continui a circolare. Dal letto ha confidato sui social: “Non sento più sapori e odori, è fastidiosissimo”, richiamando l’esperienza traumatica di una polmonite bilaterale durante la pandemia: “La paura di morire era fottuta”.
Ha interrotto il tour e annullato i concerti previsti in Sicilia, definendo la situazione “brutta e frustrante”. E con lucidità ha ammonito: “Non possiamo chiamarlo influenza: io non ho mai detto così, ma ho vissuto l’ospedale, l’ossigeno, la paura. Oggi abbiamo strumenti migliori, ma non posso dimenticare quello che ho vissuto”. Ha aggiunto: “Se sono positivo e devo prendere un aereo, non riesco a non proteggere gli altri… magari c’è la signora di ottant’anni che vorrebbe abbracciarti, e quell’abbraccio potrebbe essere letale”.
Queste parole, virali e sincere, ripropongono un invito concreto: non banalizzare il COVID, soprattutto se si è stati testimoni diretti degli effetti più devastanti.
Conclusione: convivere con il virus senza abbassare la guardia
Autunno 2025 segna una nuova fase: il COVID-19 non è più un’onda travolgente, ma un’onda che torna a ogni stagione. La differenza la fanno vaccini aggiornati, strategie mirate e comunicazione chiara, sostenuta da testimoni reali.
L’obiettivo non è più immunizzare l’intera popolazione, ma proteggere i fragili e ridurre l’impatto sociale ed economico della malattia. È la logica della prevenzione adattiva, la stessa che guida da anni la lotta all’influenza: convivere con il virus, senza mai abbassare la guardia.
Fonti principali
- Ministero della Salute – Circolare vaccinale autunnale COVID-19 e influenza, 2025.
- AIFA – Aggiornamenti vaccini COVID-19 a mRNA, 2025.
- EMA – Raccomandazioni su vaccini adattati a varianti SARS-CoV-2, 2025.
- Calendario Vaccinale per la Vita – 5ª edizione 2025.
- ISS – RespiVirNet: sorveglianza virus respiratori, report estate-autunno 2025.
- ANSA / dichiarazioni di Stash (The Kolors) sui social, agosto 2025.